La scelta di frequentare l’Università all’estero è una di quelle capaci di cambiare davvero la vita. Una decisione lungimirante che richiede un po’ di coraggio, ma che porta a una crescita personale, culturale e professionale davvero fuori dal comune.

Ma quali sono le principali differenze rispetto alle Università italiane?

Come capire qual è il Paese giusto per lo studente che ha maturato questa decisione?

Come iscriversi?

Insomma, gli aspetti da considerare sono davvero molti e senza una guida esperta potrebbero facilmente scoraggiare anche lo studente più intraprendente.

I vantaggi di studiare in un’Università estera

• Migliorare una lingua straniera

Padroneggiare una seconda lingua è uno dei principali vantaggi di vivere un periodo all’estero e, seguendo un percorso di studi, si avrà modo di assorbire la maggior parte delle terminologie tecniche relative al percorso professionale scelto.

• Vivere in un contesto internazionale

Vivere da soli fuori casa è un’esperienza importante, per scoprire una cultura diversa, sperimentare uno stile di vita diverso dal proprio e stringere nuove amicizie con altri studenti provenienti da ogni parte del mondo.

• Migliorare il proprio CV

Ricevere una formazione internazionale arricchisce notevolmente il proprio curriculum, rendendolo più competitivo rispetto alla media e facilitando così di molto l’ingresso nel mondo del lavoro.

• Differenze tra l’università estera e italiana

La differenza più grande è nel metodo didattico. All’estero le lezioni si basano principalmente sulla pratica invece che sulla didattica frontale; i lavori di gruppo e la stesura di saggi sono la norma e il rapporto tra studenti e professori è vissuto in modo quasi paritario.

La frequenza delle lezioni è obbligatoria e ogni studente è seguito da un tutor. Tutto ciò comporta ritmi di studio più serrati ma proprio per questo “andare fuori corso” è più difficile.